Confine di stato. tra segreti bancari e umani sotterfugi

…Le due donne si frequenteranno da luglio 2015 a dicembre dello stesso anno. Maria verrà così a sapere che l’anziana signora per molti anni è stata contrabbandiera di valuta dall’Italia alla Svizzera, accantonando un considerevole patrimonio, che si rivelerà un fardello ingombrante nel futuro di entrambe.
Una storia a due, un intreccio al femminile che disegna una relazione di confidenze e di complicità, tra crimini, contrabbando e confessioni.
Fanno da sfondo fiduciarie, banche ed evasioni fiscali, in uno spaccato storico sulle esportazioni illegali di capitali tra i due Stati dagli anni ’60 ai giorni nostri.

CONFINE DI STATO contempla più significati: il confine tra Paesi, in questo caso tra Svizzera e Italia, e anche il confine di stato interiore, che si supera quando si decide di “andare oltre” le proprie abitudini, scegliendo di affrontare dilemmi fino ad allora inesplorati. Poi certo ci sono molti altri confini di stato, ma pensando al mio romanzo, questi sono i significati principali..

“Alle persone favorite dalla vita, all’improvviso capita qualche cosa di straordinario con cui potersi misurare. Un’opportunità grazie alla quale differenziarsi, superare il proprio confine di stato, fare emergere un ‘io’ fino a ora rimasto sottotraccia.”

Questa è la sottotraccia: si cercano i moventi per un duplice omicidio avvenuto per mano di una anziana signora. Seguono indagini, incontri, scoperte… tra segreti e sotterfugi. Segreti legalizzati – come la legge che in Svizzera, fino al 2014, tutelava il “Segreto bancario” – e segreti personali celati per ritrosia, vergogna, o altro. Poi ci sono i sotterfugi, intesi come depistaggi, imbrogli, malaffari, agiti anche da persone ritenute impeccabili.

“Cosa ha spinto l’assassina a commettere due omicidi nel giro di un mattino? Che cosa temeva alla sua età? Perché detestava queste persone, al punto da volerle morte? Quale contorto e folle pensiero ha spinto questa vecchia a uccidere?.”

Si, in CONFINE DI STATO si intrecciano diverse bugie, e tra queste la “bugia fiscale” è certamente la causa di molte altre. La vicenda narrata è di pura fantasia, ma è una esemplificazione di ciò che accade di frequente con il possesso di ingenti capitali, la cui crescita è spesso considerata lo scopo dell’esistenza.

“Ognuno ha origliato certo più di una volta nel corso della propria vita. Per evitare un malfattore. Per trovare conferme. Per salvare qualche cosa. Per ridere insieme, per uccidere per sempre. E certamente per altri motivi che ora mi sfuggono.”

Ho vissuto i miei primi 18 anni in Svizzera per poi trasferirmi in Italia. Negli anni dell’adolescenza ti crei le prime idee di come va il mondo, discuti, ti informi… e così ho saputo della legge a tutela del segreto bancario, istituita nel 1934, che consentiva di aprire conti in Svizzera in perfetto anonimato. Questa tutela legale di capitali anche illegali mi è rimasta impressa fin da allora, e… quando dopo la crisi economica del 2008 ha cominciato a vacillare… Mi è sembrato quasi necessario commemorare questo evento poco noto ai più, ma di rilevanza epocale per i grandi business.

“La crisi (economica del 2008, ndr) , tra i tanti mali, ha portato questo di buono: una maggiore trasparenza bancaria. Le casse dello Stato sono vuote? Tassiamo i fondi neri! Come facciamo? Mettiamoli al sole, si sbiancheranno.”

Le principali interpreti del romanzo sono Miriam, l’anziana assassina, e Maria, la giovane giornalista. Le due donne, pur appartenendo a mondi e generazioni differenti, sapranno trovare momenti di intensa condivisione. Anche i soggetti maschili sono accomunati da una genuina curiosità per le cose della vita: non solo verso fatti, numeri e leggi, ma anche verso i pensieri e le altrui sensibilità. Questo “approccio multiforme” ai problemi che si troveranno ad affrontare, consentirà il consolidamento delle relazioni e la nascita di idee nuove per affrontare il futuro.

“L’impossibilità del tornare al prima, a quando non sapevo. La consapevolezza di non poter ridivenire innocente mi paralizza.”

Il proprio stile è certamente influenzato dalla propria vita, sia del campo privato che professionale. Pertanto, l’attenzione all’interiorità e alcune “isole riflessive” sul senso delle domande, su come organizziamo i pensieri, possono derivare da considerazioni avviate durante il mio lavoro in ambito autobiografico, oltre che relazionale e organizzativo. 

“Ci sono domande senza risposta. Altre restano mute. Persino impronunciabili.
Sono quelle che per scelta o per timore, si ripiegano su sé stesse. Senza voce inoculano dubbi tra i pensieri minandone la trasparenza. Per loro natura rimangono sospese: luogo d’incertezze, preoccupazioni, ansie. Sono quesiti che mantengono una loro intrinseca gravità. Pesano nelle relazioni come gocce di sfiducia. A lungo andare spaccano.”

I diritti d’autore andranno alla fondazione Finanza Etica, gruppo Banca Etica, che ha come fine la promozione della finanza etica e dunque la trasparenza delle operazioni bancarie. 

“Le domande sui movimenti di capitali erano mal viste. Il riserbo passava per eleganza, e ognuno si faceva indisturbato i fatti propri.”